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Bologna ci appariva proprio come un posto in cui “la libertà” (parola che prende valore sempre al singolare, mentre al plurale diventa sinonimo di confusa aspirazione o abuso dei più forti) era ben presente. Il tempo, poi, lava i ricordi brutti, anche se mi sembra proprio che quel periodo fosse un bel periodo: giovani, incoscienti quanto basta, con la giusta confusione in testa, ma anche con tutta la vita davanti, un’arte da imparare (ma l’abbiamo poi imparata?), buoni amici, musica. Poi gli amici in comune si persero. Dopo essere approdati a Milano e a Bologna ci dedicammo finalmente a Firenze. Stava nascendo il nuovo rock fiorentino degli anni ‘80 ed eravamo in concorrenza. |
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