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...Una delle meraviglie della giovinezza è che le significazioni che noi attribuiamo alle cose e agli uomini nell’età adulta, il valore del denaro,
gli status, l’adesione alle convenzioni più
disparate, nei giovani ancora non esistono. Guardano il mondo da fuori, da un prima,
cercano di imparare imitando, ma è soprattutto
la resistenza della loro umanità alla disciplina, alle convenzioni sociali che affiora e porta loro, ma anche a chi li guarda, a fantasticare di una diversa libertà, di una condizione in cui,
sfrangiate le maglie che tenevano il presente, non si siano ancora ricomposti altri conformismi e dover essere. Non è neppure un’utopia, piuttosto un’impressione che si forma, anzi che passa come un angelo.
Sognano il futuro, e così vedono come cambia il presente. Sono unici eppure comuni, innamorati della vita e non delle apparenze, eppure così attenti alle apparenze, come se queste esprimessero qualità
individuali e non la superficie della storia,
la moda con i suoi privilegi e le sue crudeltà.
Mi piacerebbe dare troppa importanza alla
giovinezza, la verità è che la giovinezza non ha importanza, la storia e la società la ignorano e lei a sua volta esplora inconsapevole il proprio
destino individuale e di generazione;
solo voltandoci indietro possiamo intravedere
i significati che portava come una premessa
o un lapsus, come una frase detta troppo in fretta
e che ha già fatto precipitare in avanti. |
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