 |
Trovo molto vicini, per attitudine, il gruppo bolognese e il genio di Frank Zappa, in particolare nei nonsense, nel gioco, nell’ironia, nel sapere prendere e prendersi in giro. Ai loro concerti il pubblico si divertiva come non era mai successo. Nessuno era mai riuscito ad abbinare un’ironia così pungente ed estrema con il rock. Gli Skiantos non risparmiavano nessuno, attaccavano senza mezzi termini tutti. La loro forza era ben rappresentata dalla straordinaria personalità di Antoni che, con straordinario aplomb, riusciva a fare le cose più impensabili su qualsiasi palco.
Bologna ha vissuto una sorta di Rinascimento partito dal basso, ma nel suo cammino questo fermento creativo ha dovuto fare i conti con una città che poco a poco si è chiusa in sé stessa, e in cui sono poi mancati spazi e occasioni di incontro, luoghi per fare musica. O anche per ascoltarla. |
|
