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[…] Bologna in quel periodo era una città molto bella e viva, piena di un qualcosa che non c’è più. Colma di fermenti, di idee, si poteva toccare con mano la voglia di produrre cose interessanti ed intelligenti, situazione che oggi si stenta a trovare. Credo comunque che il problema odierno non sia legato esclusivamente al capoluogo emiliano, ma sia generalizzato. C’è una grande difficoltà di rapporto con la cultura, con la musica e con il business. La differenza fondamentale tra quegli anni ed oggi è basata sul rapporto con il profitto e il business, che un tempo era un mezzo, mentre oggi è un fine. Credo infatti che sia cambiato radicalmente l’approccio alle cose. Anche allora era importante guadagnare per poter andare avanti, però l’aspetto economico non era la componente più indispensabile.
[…] C’era una atmosfera che oggi manca, c’era l’avventura, il sogno di costruire un qualcosa di interessante ed intelligente e possibilmente anche di popolare |
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