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Nel bene e nel male esistono dei frutti che sono nati in quegli anni. La gente aveva voglia di fare, non come oggi che vuole solo apparire. C’erano delle spinte che arrivavano dritte dritte dagli anni sessanta, c’erano le influenze di filosofi e delle università californiane. Solitamente dovevi passare attraverso una gavetta lunga e snervante prima di imbracciare una chitarra, o una videocamera, mentre dalla fine degli anni settanta tutto cambiò sulla spinta del motto:”do it” fallo “riprendiamoci la vita”, i ragazzi erano motivati a sperimentare e fare.
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